Glossario

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FENICE

 
(Mit.) - Nome del più celebre fra gli animali favolosi dell'antichità, che gli Arabi dicevano "creatura di cui non si conosce il nome e si ignora il corpo". La si immaginò grande come un'aquila, con cresta o ciuffo luminoso, penne del collo dorate, penne del corpo color porpora, coda bianca, occhi scintillanti. Si pensava che fosse esemplare unico, vivesse nel deserto per diversi secoli, ed al momento della morte rinascesse da sè. La sua leggenda è riconosciuta da Greci e Romani, Egizi ed Arabi, Rabbini e Padri della Chiesa. È libera da morte perchè è l'unica a non aver mangiato il frutto proibito del Giardino dell'Eden. Garuda, mezzo uomo e mezzo uccello, Vahana di Vishnu come Kala (Tempo), è la versione indù della Fenice, emblema del tempo ciclico e periodico. La Fenice, infatti, è un essere che muore e rinasce dalle sue ceneri, un susseguirsi di cicli. Essa è connessa con il ciclo solare di 600 anni (ciclo occidentale dei Greci e di altre nazioni), ma talvolta anche con altri, nel qual caso si aggiungono o si tolgono zeri in modo appropriato. Gli Ebrei la chiamavano Onech; i Fenici, Enoc; i Turchi, Kerkes. Vive mille anni, dopo di che, accesa una fiamma, ne rimane consunta. Rinata dalle ceneri, vive altri mille anni, fino a sette volte sette, quando arriva il Giorno del Giudizio. Sette volte sette è un'allegoria dei 49 Manu, delle sette Ronde con sette Cicli ciascuna per ogni Globo della Catena Planetaria. Kerkes, Onech, Enoc sono il Ciclo di una Razza, l'Albero Ababele, l'Albero Padre del Corano. Il Giorno del Giudizio significa un Pralaya minore. La Fenice è il Simorgh del racconto persiano la cui morte e ritorno alla vita rappresenta la distruzione e la rinascita del mondo.

MANVANTARA

 
(San.) - Un periodo di manifestazione opposto al Pralaya (dissoluzione o riposo) applicato a vari cicli, specialmente ad un Giorno di Brahma (un manvantara completo, composto di quattordici manvantara semplici) - 4.320.000.000 anni solari - ed al regno di un solo Manu - 308.448.000 anni solari. (Vedi Dottrina Segreta, vol. IV, pag. 85-89). Letteralmente Manvantara significa "fra due Manu", e si può scrivere Manuantara. Un manvantara umano è uguale a 18.618.728 anni solari. I dati di corrispondenza cronologica provengono dal Calendario Tamil chiamato "Tirukkanda Panchanga", e sono leggermente diversi da quelli della scuola Arya Samaj. In quest'ultima il Giorno di Brahma ha la stessa durata, ma i 14 Manu coprono 994 Mahayuga, ovvero 4.294.080.000 anni solari, circa 24.000 anni in meno. La cronologia indù, tuttavia, è molto complessa e non del tutto nota: bisogna accontentarsi di quel che ci sa e sperare di non sbagliare. Un manvantara comprende sette periodi. Alla base di tutti i calcoli interni al manvantara vi è sempre il numero sette. Come si spiega allora che un Manvantara comprende 71 Mahayuga ? Il Manvantara maggiore è il periodo di una Ronda umana lungo la catena planetaria. Il Manvantara minore è la durata delle sette Razze su ogni particolare pianeta, o globo. Talvolta questo termine viene usato come sinonimo di Mahakalpa, ed anche di Creazione. Quando finisce un Manvantara, dopo 49 Manu, il 50^ è un Sabato !

KARSHVARE

 
(Zend) - Le "sette terre" (la nostra catena settenaria) governata dagli Amesha Spenta, gli Arcangeli o i Dhyan Chohan dei Parsi. Delle sette terre soltanto una chiamata Hvanirata - la nostra terra - è conosciuta dai mortali. Le Terre (esotericamente) o le sette divisioni (exotericamente) sono la nostra catena planetaria come descritta nel Buddhismo Esoterico e nella Dottrina Segreta. Tale Dottrina è chiaramente esposta nel Fargard, XIX, 39, del Vendidad. Dei Sette Mondi si parla anche nel Rig Veda, ma i Sette Karshvare sono più conosciuti sul piano exoterico, dove vengono considerati come parti del pianeta, separate dall'oceano. Cosa strana, non è possibile passare da un Karshvare ad un altro; il perchè è chiaro quando si pensi che l'oceano è lo spazio, e che quando un globo è concluso si passa al successivo, mentre non è possibile il contrario.

ISOLE SACRE

 
(Occ.) - In prima approssimazione sono le sette isole che formavano Atlantide, ma in realtà si riferiscono a più cose. Uno dei riferimenti è la Catena Planetaria della Terra; altro riferimento è la Via Lattea e le sue nebulose.

GRANDI DEI

 
(Eso.) - Un Dio settuplo che comprende le sette Divinità. Essi presiedono ai Sette mondi, o Sette Sfere della Catena Planetaria.

PASSI

 
(Occ.) - Nella Dottrina esoterica, con questo termine si indicano le sfere abitate dall'uomo, ma anche i suoi principi. I Tre ed i Sette Passi si riferiscono alla catena planetaria della Terra, ma anche alle sue sette regioni. Dal punto di vista cosmico, i Cinque Passi di Fohat sono i cinque piani superiori della Coscienza e dell'Essere, essendo il sesto ed il settimo (Contando dall'alto verso il basso) il piano astrale e quello terrestre, ossia i due piani inferiori.

PLAKSHA

 
(San.) - La seconda delle sette Dwipas (continenti o isole) in cui si divide la Terra secondo gli Indù antichi. Esotericamente indica uno dei globi della catena planetaria del nostro pianeta.

PRAVRITTI

 
(San.) - Letteralmente "qualcosa che fluisce verso l'esterno", lo svolgimento di qualcosa che è avvolto, una evoluzione. Esotericamente è il processo di evoluzione della Materia e di involuzione dello Spirito. Il termine indica un processo opposto a Nivritti e si applica all'arco oscuro della catena planetaria. In tale fase, infatti, si ha un processo di evoluzione del cosmo e dell'uomo che entrano sempre più nella materia e si portano verso il punto più basso del ciclo.

RAJAMSI

 
(San.) - I sei mondi sopra Prithivi (la nostra Terra), ossia gli altri sei globi della Catena planetaria, che si trovano sui tre piani superiori.

RAMI

 
(Cab.) - In antropologia, il Ramo è un raggruppamento inferiore della specie, composto di uno o più ceppi, fra loro affini. Attualmente si contano quattro rami nella specie umana: Australoidi, Negroidi, Mongoloidi ed Europoidi. I sei rami del Microprosopo sono le sei Terre al di sopra di quella in cui viviamo. Sono le sei sfere superiori al nostro globo, nella Catena planetaria, che si trovano sui tre piani superiori.
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